Efsa: ispezioni carni di pollame non individuano pericoli biologici

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Le prassi tradizionali di ispezione delle carni di pollame non permettono di individuare adeguatamente i pericoli biologici più significativi per la salute pubblica, ovvero il Campylobacter, la Salmonella e i batteri produttori di ESBL/AmpC. In questa categoria in particolare, le specie di batteri più comunemente identificate con questi geni nel pollame sono l’Escherichia coli e la Salmonella non tifoidea, geni che rendono i batteri resistenti a molti importanti antimicrobici. Allo stesso tempo, è improbabile invece che le sostanze chimiche presenti nelle carni di pollame rappresentino una minaccia “immediata o acuta” per la salute dei consumatori. Sono le conclusioni cui è giunta l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) in un parere scientifico pubblicato nei giorni scorsi, nel quale si affronta il tema dell’ispezione delle carni di pollame. Secondo l’Autorità, per modernizzare i controlli sarebbero più efficaci interventi basati sul rischio, unitamente a un uso migliorato delle informazioni condivise tra allevamenti e macelli, quindi informazioni sulla catena alimentare.

Efsa: ispezioni carni di pollame non individuano pericoli biologiciultima modifica: 2012-07-05T20:00:00+02:00da consumatori
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