OMISSIONE CONTRIBUTIVA: NON C’E’ REATO SE L’INPS NON INVITA A PAGARE

inps.jpgAvv. Matteo Sances

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Il datore di lavoro non può essere colpevole del reato di omissione contributiva se non ha ricevuto dall’INPS l’intimazione a pagare entro il termine di tre mesi. 

Tale principio è stato espresso da una recentissima pronuncia della Suprema Corte (sentenza n.1.855 del 18 gennaio 2012, liberamente visibile all’interno del gruppo di Facebook “SOS FISCO” – sezione Documenti), la quale ha chiarito che deve considerarsi nulla la condanna del datore di lavoro qualora l’INPS non abbia provveduto ad intimargli il pagamento,  nel termine di tre mesi, delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti.

L’intimazione dell’INPS a pagare, dunque, costituisce una condizione essenziale per la configurazione del reato di omissione contributiva.

OMISSIONE CONTRIBUTIVA: NON C’E’ REATO SE L’INPS NON INVITA A PAGAREultima modifica: 2012-02-22T16:00:00+01:00da consumatori
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