Stampa strangolata, ecco le vittime

CORDA.jpgdi Roberto Zanini – da L’Avvenire
 
Alcuni parlamentari di opposizione, fra i quali Giorgio Merlo, Beppe Giulietti e Vincenzo Vita, sono tornati a bussare alle porte del governo in favore dell’editoria minore, ridotta allo stremo dal “delittuoso” decreto col quale sono state abolite le tariffe postali agevolate per quotidiani, settimanali, periodici e libri.
Architetto di questo attacco frontale alla libera informazione è il ministero dell’Economia, che nello sforzo di recuperare risorse per far fronte alla crisi ha scelto di raccogliere le briciole (eliminazione dei contributi postali e taglio del 50% dei contributi diretti all’editoria), senza considerare se così facendo si mettono in crisi centinaia di testate giornalistiche, con negativi ritorni economici, in termini di occupazione e investimenti, certamente maggiori dei risparmi messi a bilancio. Per non dire del colpo mortale che viene inferto alla libertà di informazione nel nostro Paese.
A soffrire di più sono infatti le voci libere strettamente legate al territorio come i settimanali diocesani e i periodici di informazione delle associazioni e del non profit che nei loro settori specifici costituiscono le uniche voci.
Stampa strangolata, ecco le vittimeultima modifica: 2010-07-27T11:00:00+02:00da consumatori
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