Giffoni fa riflettere i ragazzi su bullismo e crisi

GIFF.jpgda L’Avvenire

Per ora sono di scena solo i più piccoli, i bambini fino a tredici anni, chiamati a giudicare i film di tre sezioni. Poi, la settimana prossima toccherà ai ragazzi più grandi. Ma non bisognerà aspettare i prossimi giorni per riflettere a Giffoni su temi forti come la guerra, il bullismo, la malattia, la mancanza del lavoro. Il festival per ragazzi più celebre del mondo, in cartellone fino al 31 luglio, conferma anche quest’anno la formula ormai consolidata da decenni: un tema che fa da filo conduttore (quest’anno è l’amore), film impegnativi, attese anteprime, fiabe per i piccolissimi, dibattiti, masterclass e tanti ospiti, più o meno adeguati al pubblico al quale la kermesse si rivolge. E se persino i piccoli dai 3 ai 5 anni, grazie ai cartoon selezionati per loro, potranno accostarsi forse per la prima volta ad argomenti come il razzismo («Buzz the Fly») e i pericoli della tv («Moyana»), il 22 luglio al festival un film, «Harun» dell’idiano Vinod Ganatra, ha raccontato ai bambini le tensioni indo-pachistane. Le prepotenze e le umiliazioni inflitte a tanti bambini dal bullismo sono al centro invece di «Storm» del danese Giacomo Campeotto, in cui il giovane protagonista trova in un cane maltrattato, ma dotato di grandi capacità, lo stimolo e lo strumento del proprio riscatto, mentre il tedesco Chistian Ditter ha affrontato in «The Crocodiles Strike Back» un tema sempre più presente nel cinema per ragazzi, quello del licenziamento dei genitori, con tutte le incertezze e le paure che ne conseguono.

Giffoni fa riflettere i ragazzi su bullismo e crisiultima modifica: 2010-07-23T15:00:00+02:00da consumatori
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