Droga. Ddl Meloni: soldi per associazioni giovanili solo se non antiproibizioniste?

meloni1.jpgSoldi alle associazioni giovanili, ma solo se non ‘propagandano la diffusione delle droghe’ (che tradotto dovrebbe significare ‘se non sono antiproibizioniste’). E’ questo uno dei temi al centro del Ddl Meloni sulle associazioni giovanili, arrivato alla Camera e già contestato dall’opposizione. Di seguito alcuni commenti.

“Il disegno di legge del governo sulle comunità giovanili, che approda alla Camera per la discussione generale, è l’ennesimo spot, di cui non sentivamo certo il bisogno”. E’ quanto dichiara in una nota la deputata del Pd, Pina Picierno. “Qual è la proposta del ministro Meloni? Non si tratta di un nuovo sistema di finanziamento delle associazioni giovanili; non è chiaro se interessi associazioni esistenti o da creare ‘ad hoc’; non si tratta di un investimento nella riqualificazione degli edifici pubblici per farne spazi di aggregazione (questa possibilità ricade sugli enti locali); non è nemmeno un programma per dotare il territorio di una diffusa forma di promozione del volontariato, dell’orientamento al lavoro e del protagonismo giovanile, perché altrimenti si sarebbe cominciato dalle esperienze già esistenti”.
Infine, sottolinea Picierno, “non è una riforma dell’associazionismo giovanile: perché non prevede nessun ulteriore spazio di partecipazione democratica dei giovani e non tiene nemmeno conto degli organismi già esistenti. Insomma il provvedimento Meloni, discusso in una sola commissione parlamentare e senza realizzare nemmeno un’audizione, si riduce alla creazione di un ennesimo Osservatorio e dell’ennesimo registro a cui iscrivere le associazioni, rimandando tutto all’ennesimo decreto-legge. Ci auguriamo non sia l’ennesimo tentativo di attribuire fondi pubblici in maniera un po’ troppo discrezionale”.

Droga. Ddl Meloni: soldi per associazioni giovanili solo se non antiproibizioniste?ultima modifica: 2010-06-30T17:00:00+02:00da consumatori
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