U.E. – Visti. Nuovo codice Ue

omini-bandiere_eu.jpgDal 5 aprile le norme sui visti rilasciati dagli Stati dello spazio Schengen ai cittadini dei Paesi terzi saranno più trasparenti, rapide ed eque, grazie all’applicazione del codice Ue dei visti. Adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel giugno 2009, il codice dei visti introduce norme comuni sulle condizioni e sulle procedure di rilascio, sulla determinazione dello Stato membro che deve esaminare le domande di visto e armonizza le disposizioni sul trattamento delle domande e sulle decisioni.
Il modulo uniforme di domanda di visto è stato snellito, il contenuto delle singole caselle è stato chiarito, a vantaggio sia dei richiedenti che del personale consolare. Possono beneficiare della concessione gratuita del visto ulteriori categorie di persone e i diritti per i visti dei minori tra i sei e i dodici anni sono stati ridotti a 35 euro (l’importo generale dei diritti rimane di 60 euro).
Il codice aumenta la trasparenza e la certezza del diritto; viene imposto l’obbligo di motivare il rifiuto del visto e riconosce il diritto di ricorso contro le decisioni negative. Infine, il codice rafforza il ruolo delle delegazioni dell’Unione nel coordinamento della cooperazione tra gli Stati membri nell’ambito della “cooperazione locale Schengen” nei paesi terzi.
Per garantire la parità di trattamento dei richiedenti, è stato redatto il manuale per il trattamento delle domande di visto (adottato dalla Commissione il 19 marzo 2010), che sarà a disposizione di tutto il personale consolare degli Stati membri.

U.E. – Visti. Nuovo codice Ueultima modifica: 2010-03-31T13:00:00+02:00da consumatori
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