Cellulare esploso in mano: procura di Torino apre inchiesta, nel mirino batteria made in Cina

cellu.jpgUn telefono cellulare, esploso in mano alla sua proprietaria, una torinese in vacanza in Calabria, che ha riportato ‘estese scottature’ al viso, al seno e a una mano. La sua denuncia ha fatto aprire un’inchiesta al pm Raffaele Guariniello, che ha ipotizzato il reato di immissione sul mercato di prodotti pericolosi.
Nel mirino del magistrato torinese e’ finita, in particolare, la batteria del cellulare. Un accessorio ‘made in China’, acquistato dalla donna in un negozio di Torino.
Da un primo esame dei resti del cellulare, sembra infatti che ad esplodere sia stata proprio la batteria. ‘Avevo appena scattato una foto da spedire a casa – ha raccontato la protagonista dell’incidente – quando ho sentito la batteria scaldarsi. Non ho fatto in tempo a posare il telefono che e’ scoppiato’.
Anche il referto medico del pronto soccorso dove la donna era stata medicata parla della ‘fuoriuscita dalla batteria, in seguito alla fiammata, di materiale polveroso che le si e’ appiccicato sulla pelle provocando le estese scottature riscontrate’.

Cellulare esploso in mano: procura di Torino apre inchiesta, nel mirino batteria made in Cinaultima modifica: 2009-06-30T18:00:00+02:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “Cellulare esploso in mano: procura di Torino apre inchiesta, nel mirino batteria made in Cina

I commenti sono chiusi.