PORTA A PORTA: INVIA UN RIFIUTO SECCO ALLA TERAMO AMBIENTE: AGGIORNAMENTI ED ISTRUZIONI

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INVIO RIFIUTO SECCO ALLA TERAMO AMBIENTE
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PORTA A PORTA: INVIA UN RIFIUTO SECCO ALLA TERAMO AMBIENTE: AGGIORNAMENTI ED ISTRUZIONIultima modifica: 2009-02-28T01:05:00+01:00da consumatori
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3 pensieri su “PORTA A PORTA: INVIA UN RIFIUTO SECCO ALLA TERAMO AMBIENTE: AGGIORNAMENTI ED ISTRUZIONI

  1. Ritengo che l’intelligenza significhi il saper tornare indietro sui propri passi quando ci si renda conto che una decisione, sebbene già presa, sia sbagliata.. come in questo caso… perchè le scelte vanno condivise, non imposte, ma soprattutto non si può far gravare un’intera campagna di differenziata sui cittadini…nè ritengo che imporla contribuisca a raggiungere il risultato.. e lo dimostrano le innumerevoli proteste sia in forma scritta che comportamentale (vedi bidoni capovolti, buste di immondizia buttate lungo i bordi delle strade periferiche…). Ciò che si contesta non è l’attuazione di una raccolta differenziata, ma le modalità della stessa. In risposta ad Antonio ci tengo a precisare che personalmente svolgo la differenziata da sempre, senza nessuna imposizione, solo x coscienza e senso civico… e credo che tanti, come me, siano i cittadini termolesi che si sono adoperati in tal senso.. e lo dimostrano le campane di vetro/carta e plastica sempre pieni (una prima e semplice soluzione sarebbe stata aumentare il numero delle campane e dei giorni di raccolta e svuotamento delle stesse). Mi sta bene differenziare ulteriormente, ma, come accade in molte altre città d’Italia ed Europa (e come la stessa Teramo) con modalità tali da non gravare solo ed esclusivamente sul cittadino… visto che, tra l’altro, ciò non comporta nessun beneficio in termini di riduzione della Tarsu ed eventuali vantaggi sarebbero previsti solo x la ditta che si occupa della raccolta. Tra l’altro perché a noi dev’essere imposta una modalità che gli stessi Teramani hanno rifiutato? E se loro hanno avuto tale possibilità di scelta, perché la nostra amministrazione si arroga il diritto di negarcela???Tra gli innumerevoli aspetti negativi della situazione, ci tengo ad evidenziare che gli orari per esporre i bidoni sulla strada sono dalle 22 alle 6 di mattina… però l’amministrazione si è premurata di specificare che gli addetti potrebbero non rispettare tali orari… tuttavia se non si recuperano entro tale fascia oraria i cassonetti, sarà applicata una sanzione pari ad € 600 (così come ribadito dall’ordinanza del sindaco della scorsa settimana)….dunque??? Cosa dovremmo fare??? Appostarci fuori accanto ai cassonetti finchè non passa la ditta x lo svuotamento??? PERSONALMENTE LAVORO COME AVVOCATO DI UNA SOCIETA’, LA TERAMO AMBIENTE NON MI HA ANCORA ASSUNTO… quindi a meno che non mi corrisponda un regolare stipendio, sinceramente non me la sento di licenziarmi x svolgere le mansioni da netturbino!!!!… avrei una famiglia da mandare avanti…Inoltre, come se ciò non bastasse, i cittadini si dovrebbero occupare di lavare i bidoni, di portarli fuori 4 volte alla settimana…. di acquistare i sacchetti …e si dovrebbero onerare di qualsiasi altro costo previsto x eventuali soluzioni alternative (sempre se concesse)… ad esempio di pagare qualcuno che si occupi del trasporto dei bidoni condominiali sulla strada x la raccolta… come ha gentilmente suggerito l’Amministrazione … Lavoro fuori tutto il giorno e, sinceramente non ho né il tempo né il modo né la voglia di farmi carico di tali adempimenti, né ritengo giusto che gravi sul cittadino l’onere di sopperire a tali mancanze o disorganizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale.Tra l’altro ci tengo ad evidenziare che sarebbe assai gradita meno arroganza e un po’ + di educazione da parte dell’amministrazione e dei suoi collaboratori durante le riunioni con i cittadini (riunioni dove si spiega ciò che si è imposto, senza preoccuparsi di ciò che pensa la gente o di quali siano le possibili soluzioni x venire incontro alle difficoltà incontrate dai cittadini stessi)… personalmente ho ricevuto la seguente risposta “Si arrangi come fanno gli altri, non so che farle”…Da ultimo, non come importanza, mi preme evidenziare la palese violazione del diritto di proprietà e di uguaglianza, poiché tutti coloro che hanno un cortile o un piccolo spazio interno (anche in casa) sono OBBLIGATI a tenere i bidoni condominiali all’interno, nonostante tali spazi siano adibiti a specifici funzioni quali (come nel nostro caso) a parcheggio condominiale (tanti posti quali sono i condomini… bene, chi e perché dovrebbe privarsene x lasciar posto ai raccoglitori????).Perchè devono impormi di tenere i raccoglitori all’interno? Ma soprattutto perché devono imporlo a noi mentre gli altri condomini, solo perché sprovvisti di cortile o spazio comune, possono tenerli fuori? … Veniamo penalizzati x avere il posto macchina condominiale… l’ennesimo controsenso di questa assurda iniziativa….

  2. Il consumatore oggi è disturbato dai problemi della raccolta porta a porta, ma si sente a suo agio ogni volta che scarta un pacco, confezione, busta, involucro e produce quintali di rifiuti. I problemi della differenziata si risolvono producendo meno rifiuti. Controllando la spesa, scegliendo produttori con involucri minori, alimenti e materiali sfusi. Acquistando in ferramenta rifiutando il sacchetto di plastica la stessa presa di corrente che al centro commerciale viene imballata in plastica, cartone e sacchetto. Io produco pochissima immondizia e così il sistema porta a porta risulta molto comodo. La natura non può aspettare i vostri comodi e produrre immondizia liberamente non è, mi sembra, un diritto, ma un crimine.

  3. produrre immondizia non è nè un diritto nè un crimine, ma un fatto di cui la società non può fare ameno.certo, si può dare delle regole.certo, queste regole vanno rispettate (dai regolamentati – i cittadini – e dai regolamentatori – il comune).certo, i cittadini hanno il sacrosanto diritto di protestare se le regole sono mal congegnate o peggio non rispettate dai regolamentatori (vedi i numerosi casi di rifiuti non ritirati, o gli orari vessatori per il deposito SU STRADA). Alla faccia del “servizio” porta a porta…

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